Durante il corso
di laurea magistrale in Scienze Pedagogiche ho frequentato il tirocinio
universitario presso lo Spazio Mamma dell’ULSS 20 di San Giovanni Lupatoto
(VR). Questo ente si occupa del rapporto tra ospedale e neo mamme, un rapporto
che si propone di andare al di là della fredda relazione che spesso le
strutture ospedaliere instaurano con i pazienti. Qui vengono fatti corsi di
accompagnamento al parto, massaggio infantile, corsi di lettura di fiabe per
l’infanzia. Io ho avuto modo di partecipare a queste attività ed in particolar
modo ho avuto la possibilità di seguire un gruppo di future mamme che
partecipavano ad un corso in preparazione al parto, durante il quale si
alternavano diverse figure professionali: ostetriche, psicologa ed educatrice
professionale.
Mi ricordo
ancora le prime impressioni: tutte queste mammine con le loro pancine che
stavano sedute su dei materassoni comodi e morbidi a condividere le loro
emozioni e dubbi. Ricordo ancora quante volte insieme all’educatrice abbiamo
rivoluzionato la disposizione di quei materassoni affinché le mamme potessero
sentirsi a proprio agio: 2 sopra e 1 sotto; 2 sotto e uno sopra…
Ognuna di
loro esponeva agli esperti e alle sue compagne le proprie perplessità, le
proprie domande, sentendosi completamente libere di essere se stesse, senza
filtri, proprio perché ognuna di loro condivideva le stesse sensazioni.
A volte per
le tematiche affrontate si agitavano ridendo a denti stretti, ma puntualmente
arrivava l’intervento di un’ostetrica speciale che aveva il potere di farle
disinibire completamente: e allora ci facevamo i massaggi, camminavamo a
carponi per la stanza (io mi mettevo in gioco in prima persona perché quei
momenti di coinvolgimento fisico ed emotivo erano i più veri di tutti) e quelle
due ore insieme assumevano una leggerezza necessaria in questo particolare
periodo!
Hanno
condiviso ogni gioia continuando incessantemente a massaggiarsi il pancione…quasi
come se si estraniassero per comunicare con la piccola creatura che cresceva
protetta dentro il loro corpo. Era incredibile sentirle parlare già con amore
profondo per qualcuno che ancora non conoscevano ma che già sapevano di
adorare. Era pensando al loro piccolo cucciolo che ogni timore passava in
secondo piano diventando sopportabile.
Ringrazio
ognuna di loro per le emozioni e la genuinità che mi hanno saputo trasmettere
durante questa mia esperienza, facendo così diventare il mio tirocinio, non
solo un’esperienza formativa, ma un’esperienza di vita.
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