Quando la depressione post parto diventa una delle due strade della maternità

Aspetti un bambino e sei felice, il cuore si colora, il volto si colora, la casa si colora, la vita si colora. La mamma brilla di luce propria, ci si informa, si legge, si ascolta, si studia e poi...poi arriva il grande giorno, si ripongono tutte le energie nel parto, ci si divincola, ci si contorce e finalmente la mamma abbraccia il suo bambino. Quel momento tanto atteso e tanto immaginato è arrivato ed è bellissimo. È uno di quei momenti che ogni mamma ricorderà indelebile nella sua mente. 
Dopo qualche giorno si torna a casa e la vera sfida inizia, le notti non sono più le stesse, la stanchezza è tanta, mangiare diventa superfluo, parlare col proprio compagno è spesso un’utopia e quando finalmente ci si riesce, si parla del bambino...presto ci si accorge che la vita non è e non sarà più come prima e qui si diramano due strade. Quale prendere? E chi lo decide? La prima è quella della forza, di riscoprirsi come donne nuove, come compagne nuove, riscoprirsi in una nuova veste, quella di mamme.  Una veste che in cui ci si sente a proprio agio, che piace, un nuovo ruolo che da tante soddisfazioni e che appaga. Perché per quanto si possa essere stanche o mal “messe” in qualche modo il sorriso del proprio bambino è capace di risollevare da ogni fragilità.
C’è però un’altra strada, una strada che per le mamme che al contrario hanno intrapreso la prima, risulta impensabile, e cioè quando ci si fa sopraffare dalla essere mamma, quando non ci si sente tali. Si perché a volte questo ruolo non lo si percepisce come proprio e quindi tutto ciò che per altre è scontato, in questo caso richiede uno sforzo immenso. La vita che cambia è concepita più come un impedimento che come un’opportunità. Spesso inoltre si sente il giudizio della gente talmente pesante da non riuscire a condividere il proprio stato d’animo, e questo è ancora peggio. 

La comprensione verso le mamme che hanno intrapreso INVOLONTARIAMENTE questa seconda strada è fondamentale per la loro rinascita, per garantire loro una vita serena e soprattutto per garantire un futuro pieno di luce ai loro bambini.

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