GLI STATI NEUROCOMPORTAMENTALI DEL NEONATO: 1) IL SONNO

Quando incontro le mamme in dolce attesa o le neo mamme e si parla insieme dei neonati e delle loro esigenze,uno dei dubbi che maggiormente le attanagliano è la gestione del sonno. Ci si domanda se dormirà, ci si domanda il perché si sveglia di notte, insomma non si riesce spesso a capire la sottile linea di demarcazione tra le reali esigenze del bambino e la responsabilità dell'adulto. Le psicologhe Berti e Bombi alla luce delle loro ricerche, sostengono che durante le prime 2 settimane di vita il neonato dorme il doppio di un adulto (circa 16 ore al giorno), ripartite in 7/8 periodi tra i quali avviene l'allattamento e l'igiene del piccolo. Col tempo i periodi diventano più lunghi e meno numerosi fini ad arrivare a 6/7 mesi in cui la maggior parte dei bambini dorme tutta la notte. 
Naturalmente le età sono relative,ovvero non uguali per tutti, infatti la progressione verso un'alternanza sonno-veglia (simile ad un adulto) è una caratteristica universale, IL RITMO CON CUI ESSA AVVIENE È INFLUENZATA DAL COMPORTAMENTO DEI GENITORI. Infatti nei primi mesi il bambino inizia a regolare i suoi ritmi biologici in modo consono alle richieste ambientali. Penso che le conclusioni a cui sono giunte le studiose Berti e Bombi siano molto interessanti perché sono in grado di mettere in luce la responsabilità intrinseca del genitore,come determinante nel creare ritmi ai quali i bambini possano adattarsi per vivere serenamente la loro vita.

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