Urlare ai bambini

Quando si è genitori ci si sente spesso e volentieri messi alla prova, i bambini infatti hanno la sottile capacità di cogliere i momenti di debolezza di mamma e papà per cercare in tutti i modi di ottenere ciò che vogliono. Di conseguenza spesso accade che dopo una giornata di lavoro per i genitori e di scuola per i bambini finalmente ci si ricongiunge, e iniziano le richieste dei bambini "non voglio andare a casa" "mi hai comprato il gioco che volevo"...iniziano quindi capricci che, con la complicità della stanchezza di mamma e bambino, diventano momenti di vero e proprio scontro. Una volta arrivati a casa spesso la cosa non finisce, e le mamme spesso esauste sbottano gridando tutta la loro rabbia. Purtroppo, benché da un lato sia comprensibile uno sfogo di nervosismo, dall'altro lato è un atteggiamento del tutto controproducente. Questo per due motivi fondamentali:

1) così facendo si insegna ai bambini che urlare è il modo migliore per risolvere le cose
2) se spieghiamo il perché di una nostra decisione urlando i bambini restano ipnotizzati sulla forma anziché sul contenuto, ovvero rimangono talmente colpiti dalla collera della mamma o del papà in quel momento, che perdono totalmente il messaggio che invece vorrebbero trasmettere in quel momento 

Cosa fare quindi quando la rabbia ci assale?
- l'ideale sarebbe ignorare il bambino in quel momento ed affrontarlo solo quando si è calmato, con tono neutrale lo si può invitare a calmarsi qualche minuto in un luogo ben definito.

-MA se proprio non ci si riesce a trattenere e la rabbia esce con grida e urla, è importante dopo qualche minuto quando ci si è calmato avvicinare il bambino e chiedere scusa per aver gridato, spiegando con tono più pacato il motivo della rabbia manifestata. Questo fa capire ai bambini che anche i genitori possono sbagliare e che quindi quando ci si comporta in maniera inappropriata è importante riconoscerlo e scusarsi.


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